lunedì, febbraio 05, 2007

Ivan the builder

"Silvio lascia stare quel lavoro li' che e' palloso e vieni qui che ti insegno qualcosa". Ho allora lascisato la carriola dove stavo impastando il cemento e ho seguito Ivan alla base dello stone wall, il muro di di pietre lavorato a mano in fase di allestimento. Scalpello, martello e cazzuola alla mano ho cosi' preso parte alla grande opera, ponendo in essere ben quattro piene. E' stato anche piuttosto divertente: un po' come tornare bambini e divertirsi a costruire castleli di sabbia.

"Dovresti imparare Silvio, my brother. Questo e' un lavoro che rende un casino in Australia. Ci puoi tirare su anche 30$ all'ora. Perche' con queste pietre la geometria non esiste. Vedi come e' tutto ondulato il perimetro: devi avere un po' di senso artistico per capire qual e' il modo migliore per collocare le singole pietre e forgiarle di conseguenza.

Ivan era il caposquadra di un team di costruttori che oltre a me vantava un manovale ungherese, Joseph, e una ragazza rumena, Vida, per le pulizie e le incombenze amministrative. Ivan e' di origini cilene, e' appena tornato da un viaggio in Francia dove ha potuto assaporare il costoso gusto degli euro, e manifesta con piacere il suo disprezzo per l'America.

"Ero a un pizza hut di New York - spiega - servivano tutti, ma non era mai il mio turno. Ho allora chiesto alla cameriera cosa non andava e lei mi ha risposto che pensava che non sapessi l'inglese. Quando gli ho detto che ero australiano, si e' tutta scusata. Puttana, solo perche' ho una pelle latina non dovrei parlare inglese. Io ci sputo sull'America".

"Non sei l'unico a farlo in questo periodo - gli dico - ma dimmi piuttosto come stanno gli australiani al proposito?".
"Su al nord nel Queensland sono dei razzisti. Mi scambiavano per un aborigeno e non c'era niente da fare. A quel punto mi davano del bastardo e non ne volevano sapere di prendermi al lavoro. Per questo alla fine, dopo un lungo viaggio, ho deciso di tornare qui a Sydney. Credo che sia la migliore citta' moderna al mondo. Peccato solo che alcune delle persone che ci vivano siano talmente convinte di abitare nel miglior paese al mondo da disinteressarsi completamente del resto. Prova a chiedere loro dov'e' l'Italia o dov'e' il Cile. Faranno le loro facce stupefatte e bofonchieranno qualcosa dicendo che non ti hanno capito".

"Fucking man, probabilmente l'Australia e' davvero il posto piu' bello al mondo, dove c'e' tutto dalle isole alle foreste tropicali. Ma, cazzo, apri un cazzo di libro e guarda dov'e' il resto del mondo".

"Per fortuna - conclude - dopo le olimpiadi molte cose sono cambiate e gli Australiani hanno capito che era il caso di confrontarsi con altre culture".

Nessun commento: