sabato, febbraio 17, 2007

Scandalo all'ostello

Il ragazzotto tedesco - tipica faccia da bravo ragazzo e personalita' schiva - ascoltava Federico sempre piu' impietrito. L'espressione tradiva un certo ribrezzo e alla fine la sua conclusione e' stata lapidaria: "Non mi sono accorto di niente ed e' meglio cosi'".

Cio' che il ragazzotto era felice di aver ignorato era cio' che il suo socio di camera, Federico, aveva invece drammaticamente vissuto la notte prima. Un lungo coito tra una svedese bruttina (bassa, mora, tarchiata), e uno sconosciuto maschietto di ignota provenienza. I due si erano tranquillamente adagiati al primo piano del letto a castello e li' avevano portato avanti i loro porci e rumorosi comodi, senza neppure preoccuparsi di cancellare le tracce, come la mattina seguente evidenziera' un preservativo sporco abbandonato sul pavimento.

"Se avessi potuto parlare italiano, gli avrei fatto fare una figura del cazzo", spiegava Federico, appena atterrato dall'Italia e ancora tarpato da un inglese novello. "Ma dico, cazzo, e' estate, infilati in un parco, non tra tre sconosciuti!".

"Well - ha concluso Philip, altro tedesco incuriosito dalla conversazione - non e' la prima volta che succede. In un altro ostello su al nord c'e' stata una tipa che non ha perso una sera in quindici giorni. E non ricordo di aver mai intravisto la stessa persona".
Nella sua voce era evidente un certo risentimento. Dal nervosismo con cui ingoiava il suo yoghurt alla passion fruit era evidente la rabbia per non essere mai stato della partita.

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