Un insegnante ha sottolineato che nel mio articoletto sulla presentazione del libro di Fabio Volo ho sorvolato sulla riflessione che la Iena ha riservato alla scuola. E’ vero. Scrivendo sul sito dell’Università di Bologna ho considerato giusto tralasciare l’invettiva contro il nostro sistema educativo, accusato di essere un esamificio finalizzato alla disoccupazione intellettuale.
Ci sono almeno due cose da notare a proposito dell'intervento dell'insegnante.
La prima è che la riflessione sulla scuola non è stata l’unica a essere dimenticata. Volo ha parlato per più di due ore: se avessi registrato tutto il suo discorso e l’avessi trascritto come un pappagallo, avrei partorito più o meno dieci pagine di robaccia, equivalenti a una ventina di videate sul web... Nessuna cronaca è integrale. Cronaca è sinonimo di sottrazione: si racconta ciò che può essere inserito in una storia con un inizio e una fine e la storia si sceglie in base al proprio punto di vista. Il mio punto di vista, nel caso in questione, era quello dell’Università di Bologna e non prevedeva quindi critiche al sistema scolastico. Ovviamente c’erano altre storie da raccontare e giustamente qualcuno me ne ha fatta notare una. Il caro professore si è limitato ad adottare un punto di vista alternativo. Operazione legittima, almeno fino a che qualcuno non inizia a chiamare le alternative altrui “congiura comunista”.
E veniamo alla seconda considerazione. In realtà, pur adottando il punto di vista dell’Università di Bologna, avrei potuto parlare delle accuse al sistema scolastico italiano. L’avrei fatto se avessi avuto dati alla mano per delegittimarle. Però non mi sono sentito così sicuro di poterlo fare. Ma forse il mio critico avrebbe avuto utili suggerimenti.
1 commento:
Ciao, in effetti ti capisco: non tutto quello che dice Volo è "trascrivibile" senza uscire troppo fuori dal seminato!!!
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