Di nuovo alla tastiera di casa e, domani, di nuovo nel turbine emiliano romagnolo: lavoretti vari a Bologna e lezioni da guida escursionistica a Forlì. Due fedeli compagni di viaggio a cui si unirà l’impegno per la ricostruzione narrativa e fotografica dell’esperienza appena conclusa in Algeria. Mi auguro che il mio cervello sia più multi-tasking dei computer attuali e non cracchi come ogni tanto fa Windows. Altrimenti a me chi è che applicherà Ctrl-Alt-Canc per riavviare il sistema?
Nel frattempo, per ridurre lo stress da incombenze simultanee, ho messo mano ad alcune di esse. Oggi in un’oretta ho approfittato della quiete domestica per realizzare la prima intervista. Sono partito dall’ultimo incontro, quello con la Ministra della Cultura. Il testo è già nella casella di posta di mia sorella che controllerà che non abbia fatto confusione nella mia fragile comprensione del francese. Presto procederò poi a ricostruire i dialoghi avuti con il direttore d’orchestra Bouzara, con le focolarine di Algeri e con l’artista romantico Mohand.
Alcuni piccoli tasselli che spero successivamente di riuscire a rinchiudere in un racconto unico. Non sarà facile domare la complessità dei luoghi e dei dialoghi attraversati fino alla fine, fino alle 23 dell’ultima sera e sino al check-in in aeroporto la mattina successiva. Ma ho già buttato su un foglio, a mo’ di elenco, nomi e temi. Vederli tutti assieme è già rassicurante e sono quindi certo che vederli scorrere con chiarezza uno dopo l’altro sarà un piacere ancora più grande, sufficiente a ripagare la fatica fatta per scrivere il tutto.
Prossimamente riserverò qualche spazio anche alla botanica. Tra i luoghi visitati c'è stato il lago Tonga, nell'estremo est dell'Algeria, al confine con la Tunisia. E' una delle zone umide più estese nel Mediterraneo e ospita alcune specie quasi uniche. Tra queste il castagno d'acqua, di cui ho portato il frutto e un'alga di cui caricherò la foto. I botanici del gruppo riusciranno a riconoscerla?
Nessun commento:
Posta un commento