Giorni di intensa natalità per i blog. Ne sono nati diversi in poche ore e tutti all’insegna dell’originale intreccio tra pubblico e privato, tra locale e globale che connota queste forme di comunicazione.
Il piccolo che diventa grande è la Festa del Falò. La tradizionale rassegna allegorico-godereccia con cui Rocca saluta l’inizio della primavera quest’anno si gioca anche in punta di tastiera. Entrambi i rioni in gara nella kermesse stanno da tempo riempiendo le loro lavagne digitali di parole, immagini e video, in un anticipo di competizione fortemente multimediale. Una delle massime espressione del campanilismo rionale romagnolo sbarca dunque nell’autostrada digitale di YouTube e Blogspot.
Questo localismo di natura pubblica muove i primi passi assieme al tentativo di smontare il monopolio Cnn sul massimo evento mediatico del momento: le elezioni americane. Uno dei più poliedrici battitori di vecchi e nuovi media, con cui ho avuto il piacere di realizzare la tesi di laurea, ha incrociato la penna con una giovane comunicatrice attualmente a Washington per ridare profondità d’analisi a un fenomeno appiattito nella routine fast and fourious del talk-show. Ben tre voci per una prospettiva colta e personale sull’evento più globale del pianeta.
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