lunedì, novembre 06, 2006

Gli aggiornamenti killer dei dizionari Hoepli

L’inizio della storia è un messaggio di errore. L’errore più classico per chi naviga in rete: impossibile visualizzare la pagina. La causa del messaggio, domenica 29 ottobre, non è però una pagina web, ma la versione elettronica del dizionario tecnico francese-italiano della Hoepli. Il cd-rom proprio non ne vuole sapere di funzionare. A ogni inserimento parte l’installazione di un software che però non porta buoni frutti: completato il processo infatti ogni ricerca lessicale dà il medesimo sconfortante risultato… “impossibile visualizzare la pagina”.

“Capita”, dico a mia sorella, che aveva acquistato il dizionario per settanta euro due anni fa. “Si sarà accidentalmente graffiato o smagnetizzato il cd”, aggiungo con tono fatalistico dopo aver confermato il guasto anche nel mio pc. Ma mia sorella non si rassegna e si connette al sito della casa editrice: le faq non contemplano il problema e lei scrive allora all’Help. Di ritorno nessuna risposta.

Dopo aver chiesto aiuto anche ai gestori di un cyber-café, l’unica alternativa resta il ritorno in libreria: precisamente alla Mondadori di Forlì. 120 euro per il nuovo dizionario Hoepli, libro +cd-rom. Un altro cd-rom, fisicamente parlando. Un altro cd-rom che a casa non vuole saperne di funzionare, emettendo di nuovo lo stesso sconfortante risultato alla fine di ogni ricerca: “impossibile visualizzare la pagina ”.

Con 190 euro al passivo e il silenzio della Hoepli alle spalle, mia sorella alza la cornetta per contattare l’unico tramite tra sé e la grande industria: ovvero la libreria. Questa volta una voce risponde. L’addetta ascolta il problema e fa notare che il giorno prima non aveva seguito lei la pratica. “Certo – conferma stizzita mia sorella - ho parlato con chi mi ha venduto il dizionario”. “Non ha parlato con me” ripete laconicamente la voce per telefono. “Io ve lo riporto il dizionario” annuncia ovviamente mia sorella. “Come vuole, ma sappia che non posso restituirle i soldi, solo farle un buono acquisto”.

Quell’inserviente casualmente beccata per telefono era l’unica alla libreria Mondadori di Forlì a sapere (casualmente) il fattaccio. La Hoepli aveva introdotto degli aggiornamenti e il messaggio di errore era dovuto a quelli: il cd funziona solo dopo il download delle integrazioni. Fatto di cui il cd non fa menzione, rimandando un generico messaggio di errore. Fatto di cui i librai – parola loro – non sono stati informati, e che infatti non è indicato in libreria né nelle confezioni di vendita dei dizionari, benché la necessità di aggiornamento riguardi tutti i dizionari tecnici della Hoepli. Fatto che non è segnalato in modo immediatamente visibile nel sito della Hoepli, che anzi relega a un micro link nascosto i fatidici aggiornamenti da scaricare.

Risultato. 120 euro buttati in un nuovo dizionario inutile e un cd irrecuperabile se utilizzato con un modem a 56 Kb che è incapace di scaricare senza intoppi le novità distribuite online dalla Hoepli.

Primo corollario. E’ il caso di cominciare ad acquistare i dizionari di un’altra casa editrice.

Secondo corollario. Quand’è che la banda larga si allargherà al di fuori dei grandi raccordi anulari?

5 commenti:

Giammin ha detto...

Terzo corollario: perchè comprare un dizionario quando c'è google, wikipedia e wiktionary

complimenti per il blog!! lo seguo sempre!

silviomini ha detto...

Beh, tu, in quanto informatico, è come se ne fossi coautore. In fondo è in omaggio alla follia visionaria di divertenti smanettoni come te e Gabriele che questo giocattolino è venuto al mondo.

Per quanto riguarda le risorse dizionariali online è un po' difficile trovarvi la terminologia tecnica che mia sorella cercava. Per quella si può ancora pagare - e forse è giusto che sia così - ma non si è mai visto che un update debba compromettere il funzionamento di un dizionario...

Giammin ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Giammin ha detto...

Il problema principale è che "fa figo" avere la versione cdrom dei dizionari e quindi per non perdere mercato tutte le case editrici han fatto la corsa ad acquistare software che gli permettesse di creare un cdrom velocemente dai contenuti pubblicati.

Solo che la fretta come al solito è cattiva consigliera e ribadirei come al solito ne fan le spese gli acquirenti.

Il problema che hai riscontrato è incredibile! Però se guardi i software usati dalle varie enciclopedia/dizionari per fornire la versione cdrom delle loro opere sono tutti di qualità e sopratutto funzionalità scadenti! Invece sono migliori (ciò non vuol dire "fatte bene") quelle opere pensate e nate dirattamente su cdrom.

Giammin ha detto...

Ho cancellato il commento perchè avevo fatto un paio di errori di ortografia! e non vorrei mai rovinare un blog così ben scritto!! ;p