lunedì, luglio 06, 2015

La recita, il voto e ciò che rimarrà

Ho passato quattro giorni a Roma per una selezione. Una piccola stanza d'albergo separava il gruppo di candidati dalla grande città. Lì dentro, abbiamo recitato, tante parti diverse, votando e ricevendo voti. Alcuni fallivano e uscivano, altri restavano. Percorso molto personale. Ecco alcune considerazioni in pillole che ne ho ricavato.


  • Ho dato silenziosamente del patacca a una persona che in realtà si è poi rivelata molto profonda. Lezione: smussare i giudizi e i pregiudizi.
  • Apparentemente, ho leadership a barili. Lezione: utilizzare con moderazione per evitare di prevaricare gli altri.
  • Se voglio,  so avere una calma zen. Lezione: cerca di volerlo che aiuta
  • e…con quattro persone appena conosciute, coinvolgerne una cinquantina in un flash mob a Piazza Trilussa… rimarrà.
Volendo, posso cambiare vita, una volta ancora.

2 commenti:

Annalisa ha detto...

Cambiare per restare liberi, eh?
Siamo nella stessa fase, credo.

silviomini ha detto...

Alcuni potrebbero replicare che siamo schiavi del cambiamento.
Ma è un piacevole tormento. L'unico calice che dà davvero gusto al vino che contiene.