giovedì, luglio 12, 2012

La quarta via

Per legge non dovrebbe mai durare troppo, estendersi, ripetersi, farsi assoluta. Ma chi la possiede ne fa spesso una ragion d'essere, ne argina le perdite, la vuole perpetrare e la fonda su basi profonde. E' detestabile, ma finora imprescindibile. L'unica che produce effetti a lungo termine è quella che dura poco e si fonda sulla conoscenza, ma la più facile a ottenere è quella che promette a breve e si circonda di conoscenze. Chi la costruisce spesso travalica le regole, ma chi la osteggia sprofonda in un conflitto ideologico e chi presume di ignorarla viene eclissato dalla storia o, peggio, travolto da essa. E' quasi sempre ovvio dove eccede, ma quasi mai il modo legittimo di evidenziarlo. E' invocata nel bisogno, ma fuori di esso pochi ne sentono ancora la necessità.

Vorrei poter conoscere meglio l'autorità da chi non la cerca, da chi non l'ha combattuta e da chi non l'ha evitata coscientemente. Ma la ricerca non trova approdo, né io potrò darne a chi tenterà di solcare lo stesso mare.

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