Ho scoperto che si puo' trovare un posto anche senza conoscerlo. Basta pronunciarne male il nome, prendere due treni, chiedere informazioni a un ferroviere, a un barista e a due passanti, e aggiungere al tutto un paio di telefonate e una scarpinata di mezz'ora sotto il sole cocente. Fate tutto questo e anche voi arriverete alla Harwick Farm Racecourse.
Il luogo e' un enorme ippodromo dove dovevo andare per allestire i tendaggi in vista di un festival enogastronomico. Uno dei soliti lavoretti occasionali per arrotondare il budget proveniente dal ristorante. Solo che stavolta avevo capito male l'orario di ritrovo all'ostello: 8.30 anziche' 7.30. E cosi' e' partita la mia maratona al buio nei sobborghi ovest di Sydney. Circa un'ora e mezza per attraversare 30 Km di citta', trascinandomi di tappa in tappa senza saper bene dove parare.
Cio' che mi ha sorpreso e' stato considerare la cosa normale. Considerare normale finire nella stazione di Auburn (giusta), chiedendo un biglietto per quella di Orwell (inesistente...). E soprattutto mi ha sorpreso arrivare alla meta poco dopo gli altri che si erano ritrovati un'ora prima. Giusto in tempo per piantare qualche immenso chiodo e imparare a fare qualche nodo. I marinai della situazione mi hanno anche detto i nomi dei nodi in questione, ma ahime' non li ricordo. Forse uno era gass... qualcosa.
Il luogo della mia avventura odierna non e' lontano da Parramatta (immagini), il sobborgo che ho visitato domenica. La cittadina, ormai inglobata nella metropoli, e' famosa per essere stata il secondo insediamento occidentale in Australia. E' stata teatro di un lungo conflitto con le tribu' locali, ma anche del primo matrimonio misto tra aborigeni ed europei. A Parramatta c'e' la casa del primo governatore, la fattoria che salvo' dalla fame i primi coloni, e il primo olivo piantato nel paese. Insomma, Parramatta e' una citta' ricca di storia, nel senso australiano del termine: un paio di secoli scarsi e un bungalow piu' vecchio degli altri.
Spinto dal mio orgoglio europeo ho snobbato questo piccolo patrimonio vittoriano, preferendo concentrarmi sulla natura. Come al solito accattivante. Parramatta e' alla fine della baia di Sydney, dove il mare e' gia' fiume. E' a 24 Km dal mare, circa un'ora di jet cat tra foreste di eucalipti, barche a vela, case in legno e ponti sospesi. Ai lati del pontile scorrono orizzonti amazzonici, ma al di la' dell'argine c'e' una metropoli inaspettatamente piena di caffetterie. Tornando indietro ne ho preso uno da asporto: pensando a "Un te' nel deserto", mi veniva da dire un cappuccino nella foresta.
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