lunedì, marzo 05, 2007

Papa' e' una lesbica

Olandesi, inglesi, americani, tedeschi, asiatici e ovviamente tanti, tanti australiani. I gay e le lesbiche di tutto il mondo sabato si sono uniti qui. Diecimila, ventimila, quanti? Quelli che posssono riempire una delle vie principali di Sydney, Oxford Street, per tre ore di seguito. Per le tre ore di marcia del Mardi Gras, un carnevalone di matrice omosessuale aperto alla lotta per ogni liberta': sessuale, civile, riproduttiva, politica, religiosa, ideologica e ambientale. Preservativi sull'asfalto, lustrini nei capelli, fuochi d'artificio nel cielo, corpi nudi nella via e musica delirante, un po' sessantottina e un po' underground.

Il Mardi Gras era tutto un eccesso. Un eccesso australiano, quindi enorme. Ma non quanto il piu' quieto eccesso di Annie, la signora a cui ho dato una mano nel tagliare un invadente cheese tree (albero del formaggio). Annie vive in un verdissimo quartiere nel sud di Sydney. Cammina scalza nel cortile e, nonostante l'aria sbarazzina e il tatuaggio sulla spalla, e' gia' mamma di due biondissime creature di circa dieci anni: una bambina e un bambino. Sono i suoi figli naturali. Sono nati dopo l'inseminazione artificiale dello sperma di un uomo gay. Lei e la sua compagna hanno infatti creduto che quella fosse la strada migliore per arricchire il loro rapporto.

Un rapporto che ora sembra in balia di una scelta difficile. Come conciliare le diverse opinioni in materia di pulizie: la maniacale mania di ordine di Annie e l'inarrestabile tendenza al caos della sua compagna?

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Mardi Gras
Mardi Gras
Mardi Gras
Mardi Gras

2 commenti:

Anonimo ha detto...

... tragicomico l'articolo....

Saluti dalla Romagna

Alessandro

silviomini ha detto...

Il fatto e' che e' tutto vero: sia la storia sia la normalita' con cui e' percepita.