Napoli o Sydney, siamo sempre li'. La burocrazia ha i suoi tempi. Del mio bancomat australiano nessuna traccia. Risultato: non posso ancora prenotare il mio viaggetto di 1000 Km in direzione sud ovest verso il minuscolo villaggio di Cobram, dove avrei voluto iniziare il mio harvest trail.
Un po' sbuffacchioso mi sono allora avvicinato alla receptionist serale dell'ostello: carina, simpatica, jeans attillato, capello ricciolo sbarazzino e occhietto azzurro.
"Do you have any casual job fo the next few days? Well, I am supposed to stay here longer than I thought. You know, my Atm is not arrived yet".
"Yeah", risponde lei gorgogliosa come una cascata a primavera (prima del cambiamento climatico, intendo...). "Call Alistair. He is looking for a worker!".
Alistair e' una specie di top Big Jim manager. Gira in short, canotta e scarpe da jogging. Pero' con i suoi duecento Kg presunti di body builder non muove una foglia. Solo il suo telefono, da boss. Ne ha ben tre che squillano continuamente. E poi, sempre da boss, detta gli ordini. "Our task today is to end all it up before three pm".
Cio' che era da finire prima delle 3 del pomeriggio era il trasloco di un enorme ufficio universitario, situato al quinto piano di un centralissimo grattacielo. Avro' arrotolato nelle coperte almeno 100 monitor dalle 8 del mattino alle 3 del pomeriggio appunto. "Oh, you are a really tough fit man", mi diceva il portiere cazzeggiando di fronte al ventilatore con la sua fottuta coca cola, che non mi ha neppure offerto! Il tipo mi ha ricordato molto il bidello del rettorato. Stessa corporatura, stesso stile di cazzeggio professionistico e, seppur strano, stessa cadenza nel parlare.
Vedro' i miei primi australian buks guadagnati il prossimo martedi' dopo altri due giorni di lavoro, su e giu' per i piu' impervi grattacieli di Sydney. Dovrei raggranellare una discreta sommetta, dato che per questo umile lavoro pagano 15$ l'ora puliti puliti.
Per ora mi godo il mio pomeriggio da "man that built Australia". Sono apppena uscito da un camion condiviso con tre operai alcolizzati e sudati: un neo zelandese, un asutraliano e un inglese. Ho passato la giornata a decriptare i peggiori accenti da bettola (infruttuosamente). E ora sono sdraiato sulla moquette dell'ostello sgranocchiando un wurster crudo e sorseggiando una bottiglia appena uscita dal frigo.
2 commenti:
15 $ l'ora ???????????????
VENGO SUBITO
Edo
Si' 15$ l'ora sono l'andazzo. Ognuna delle mie tre giornate lavorative mi e' valsa circa 150 dollari cash alle sei del pomeriggio. Non ci ho fatto i calcoli ma piu' o meno sono gia' in attivo, calcolando che una settimana di ostello (o di casa privata) costa circa 140$.
Ah... domani mattina ho la mia prima interview per lavoro semiserio di tre mesi. Sono spacciato ma intanto il cv e' piaciuto.
Venerdi' invece faro' il mio ingresso nel mondo della cucina, con due ore trial in un ristorante italiano.
E nel frattempo oggi ho sperimentato il giardinaggio. Vanga e secchiello per un totale di quattro enormi buche! Non credevano che le sarei riuscite a scavare da solo e il tipo, tale Ashtrai, di origini italiche, mi ha dato 50$ di mancia e mi ha pagato il taxi per tornare all'ostello.
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