Dopo l’escursione di venerdì e sabato propongo - credo con l’avvallo degli illustri naturalisti che erano con me – di avanzare una nuova classificazione delle fasce vegetazionali. La tradizionale classificazione dei forestali - Lauretum, Castanetum, Fagetum, Picetum e Alpinetum – trascura fondamentali aspetti riguardanti le rispettive popolazioni animali. Questo è fortemente contro intuitivo: l’uomo comune infatti può facilmente confondere il fogliame, ma difficilmente può ignorare la puntura dell’insetto. Stando ai rilevamenti bubbonici effettuati sulla mia cute al termine dell'escursione, proporrei dunque di procedere con un’aggregazione e una rinomenclatura delle fasce vegetazionali.
A Castanetum e Fagetum sostituirei lo Zanzaretum.
Questo renderebbe giustizia alla florida popolazione di zanzare-orso che popola in maniera massiccia le faggete tra i 1100 e i 1700 m.
Al limite superiore della faggeta, laddove i forestali collocano il Picetum, farei invece seguire il Tafanetum.
Il nuovo nome descriverebbe in maniera sintetica il prezioso equilibro ecologico che si costituisce tra una ristretta popolazione di piccole piantine pioniere e una nutrita rappresentanza di tafani pungitori infetti.
L'avanzata dello Zanzaretum e del Tafanetum si sta configurando come un'emergenza per le popolazioni locali e i viandanti dell'appennino tosco-emiliano che separa la provincia di Reggio Emilia da quella di Lucca. Sabato, per esempio, nei pressi di Ligonchio sono state avvistate le prime vittime della "gnuite" la patologia che insorge totalizzando 10 o più becchi di zanzara o tafano nell'arco delle 24 ore. A lato un'immagine gentilmente inviata da Cristina Salvigni per documentare il dramma consumato dai trekker.
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