“La mia fiducia viene dalla convinzione che tutti gli esseri umani si somigliano, che altri portano ferite come le mie e che quindi capiranno. Tutta la vera letteratura nasce da questa certezza fiduciosa e infantile che tutti gli uomini si somiglino”.
(O. Pamuk, La valigia di mio padre)
- Libro preferito: Le memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Chi non si identifica almeno in un passaggio?
- Film preferito: Lisbon Story di Wim Wenders. Vince su tutto: musica, fotografia, leggerezza della storia. E poi quella scena iniziale: il frontalino dell'auto e le radio che cambiano lingua in Europa. Salgo a bordo, subito.
- Musica: Sinfonia del Nuovo Mondo di D'vorak. E' l'incursione di un nuovo genere, il primo ascolto nasce da un nutrito suggerimento e poi il caso ha voluto regalarmi l'esecuzione dal vivo in un teatro di Edimburgo con oltre cento musicisti della Sinfonica di Dresda. Come potrebbe arrivare seconda?
- Luogo: Parigi. Vittoria più sofferta, competizione forte, multi-etnica, vicina e lontana. Ma ne ho imparato a parlare la lingua, decentemente, quel tanto che è bastato comunque a farmela sentire casa dopo cinque minuti. Da ricontrollare.
- Relazioni: direi che ci siamo. Certezza perfetta e insostituibile. Amori impossibili che a loro modo dimostrano di poter esistere. Amicizie storiche che si confermano e si rinnovano, nuovi ingressi ricchi di sfide e spunti. E nel mezzo pause per godersela e capire come il rendere tutto più fluido e omogeneo. Sì ma senza ansie. Le mie unghie crescono e anche gli altri, al caso, possono scomodarsi un secondo.
- Successi/Fallimenti: diciamo che coincidono all'insegna della comunità europea. Due bottiglie per brindare e poco dopo due bottiglie per dimenticare. Comunque al netto, una buona performance comunque e quattro buone bottiglie.
- Acquisizioni: (a) nuova casetta che si aggiunge alla lista per farsi l'ennesimo luogo più amico; (b) discreta virata, in piscina, chissà per velocizzare i cambi di direzione?
Lettori, l'uomo ha inventato la letteratura per mettere in animo di personaggi inventati ciò ogni giorno si fa ma non è il caso di raccontare sempre o non si è in grado di spiegare appieno. Dunque, pace, non sarà in un post in prima persona che proprio io violerò questo tabù. Suvvia, facciamo gli onesti, non pretendiamo di esserlo qui e voi di leggere un bilancio onesto e trasparente. Rileggetevi l'elenco puntato, seguendo le sue indicazioni ognuno per il grado di conoscenza di cui dispone. Una piccola eredità simbolica c'è e, per quanto riguarda i mistero che vi resterà, godetevelo, perché, come dice uno dei miei maestri, non c'è vita se non resta un po' di mistero.
Vi auguro un buon 2013. Per me gli ultimi due anni sono stati gli anni dell'etichetta. Me ne erano finite addosso troppe e troppo distanti dal vero. Quindi ho rinnovato i tag di archiviazione: bene. Ma poi tutte queste etichette stile informatico stressano, esigono, esigono ed esigono, e ancora predeterminano. Allora il 2013 sarà l'anno della polpetta: d'accordo i progetti e le definizioni, ma intanto siamo qui, ora e imperfetti e non è che si possa aspettare sempre l'indomani, ordunque mescoliamo un po' tutto. Una passata di sugo e fresco e viene un piatto nuovo dal fascino antico. Ci vediamo alla tavola del nuovo anno: speriamo che sia pieno del caos canonico, di cui ci piace raccontare e parco nelle sfortune serie su cui poco resta da dire.
1 commento:
Auguroni, Silvio!
Posta un commento