Lungo tutto il percorso, quaranta minuti abbondanti di auto, ha esplorato le migliori pagine della letteratura australiana. Prima di lasciarmi ha poi finito con un consiglio. Di fronte al cancello di Katherine, ha spento il motore del suo fuoristrada, ha indossato fini occhiali da vista e mi ha lasciato una nota su un brandello di foglio di giornale. "Se ti piace l'isola - mi ha detto - non dovresti perdere Scratching the surface. E' una raccolta di racconti brevi. Da' una prospettiva interessante sul luogo, perche' esplora la dark side dell'isola, quella che i turisti non vedono mai".
Fred mi ha ispirato fiducia. Un tipico uomo che qui definirebbero "down to earth": un po' sognatore, forse un hippy di mezza eta' stando allo scompigliato taglio di capelli, ma profondamente legato ai valori del bush e della terra, onorato dui avere nelle vene il sangue di un nonnno aborigeno. Ho allora conservato il suo post-it e dopo una ricerca alla biblioteca e alla libreria di Kingscote ho messo mano su Scratching the surface, scoprendo che il volume e' tutto frutto di penne locali: gli autori per divertimento del Dudley Writers'Group.
Mi piace pensare che la raccolta sia una conferma alla mia prima impressione sull'isola (vai al post): un paradiso dietro a cui si nasconde un diffuso dolore. Questa e' l'introduzione a Scratching the surface, firmata per il Dudley Writers' Group di Kangaroo Island da John Sabel:
Most people say that Kangaroo Island is a beautiful place, because that;s how it looks. But if you start scratching the surface you may find mysterious things, like a high scream in the wind ora darkness that grows or graves questions in the quiet.
I wish I could say that all the stories in the volume are fiction, but I can't. Just be thankful we've only been scratching not digging.
Divertente, ma un po' inquietante e' poi anche una sorta di preghiera-poesia che ho trovato appesa su un frigorifero:
Lord,
grant me the serenity to accept the things I cannot change,
the courage to change things I can,
and the wisdom to hide the bodies of the people I had to kill because they pissed me off.
grant me the serenity to accept the things I cannot change,
the courage to change things I can,
and the wisdom to hide the bodies of the people I had to kill because they pissed me off.
5 commenti:
la poesia del frigorifero sembra quella di un killer che vuole farla franca....
dietro le situazioni anche apparentemente più tranquille si nasconde un dramma,piccolo o grande (per chi lo vive, sempre grande)
Ciao Silvio
silenziosamente sto seguendo il tuo peregrinare a-testa-in-giù e sei definitivamente una certezza, cioè il tuo blog ed i tuoi racconti andavano già ben oltre l'ovvietà quando narravi della nostra Romagna e ritraendo un soggetto come l'Australia non potevi che fare ancora meglio.
Sono proprio curioso di vederti,
piccolo uomo delle basse colline !!
A presto.
Edo
Oh my God!! Silvio it`s just a couple of week that I don`t look at your BeBo, and I noticed that I`ll need ages if I wanna keep up with!!!
Your output is so amazing!!
(and so frequent) ;-)
How could you manage it in a such as precise way ?
I`m everitime impressed.
Hope you`re you far from Sydney, are you?
I`ve heard about cyclones,storms, daeds and a lot of damages...
Take care!
Enrico
Hi Enrico,
how are you doing? Still travelling in the high lands of Ireland?
Don't worry about me. At the moment I am really far away from Sydney and heading for Perth I'll be shortly even farer. Let's say roughly 4000 Km! I am supposed to be back there in July the 7th, but, if the rough weather goes on, I can still change my plan on the way.
As for the blog, well, before starting this journey I had been writing the all day for about four years. I do really hope, after such a long training, to be little faster than the average...
Catch up later,
silvio
Ave edo,
anch'io ho voglia di una bella chiacchierata romagnola. E presto potremo farla.
Detto questo, mi sfugge pero' la ragione per cui mi hai definito "piccolo" :-)
Inizia a pianificare una tre giorni!
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