Ogni tanto, quando a mezza notte lavoro ancora, mi chiedo perché non mi rassegni mai alla quiete. Ne avrei anche la possibilità, tra l’altro. Ho avuto modo di condividere questa domanda con molte persone negli ultimi due anni. Il quesito magari nascosto, tocca un po’ tutti.
Di recente, io ho iniziato a rispondermi in maniera metodica, compilando una piccola lista. In fondo un capricorno e mi dicono che i gelidi capricorni siano i maghi degli elenchi puntati. Nella lista, registro i momenti in cui il mio spettatore esterno si fa nuvoletta, esce a fianco a me, mi guarda e mi fa l’occhiolino felice. Ieri sera, ho aggiunto un’altra voce alla lista. Per caso, organizzando un piccolo dibattito, ho favorito l’incontro tra due appassionati di cultura ebraica. E così si è parlato a lungo con loro, mentre il sole scendeva e l’Albana luccicava nel calice.
Negli ultimi mesi, la lista si è popolata numerosa. Attraverso un amico olandese residente a Napoli ho conosciuto una splendida persona sarda residente a Milano. Insieme abbiamo poi condiviso alcuni contatti a Rotterdam. E poi ancora scoprire, chiacchierando, di prendere l’aperitivo con la stessa persona che di lì a poco mi avrebbero dovuto presentare. E ancora fare una piccola presentazione un bravissimo professionista bolognese, raggiunto attraverso un amico brasiliano. E, di più, vedere nello stesso giardino, eleganti signori romagnoli alternarsi in pista con donne olandesi e ragazze birmane. E la lista potrebbe continuare, in pochi mesi, fino a riempire due pagine.
Ieri sera, ho passeggiato dentro il nuovo auditorium di San Giacomo. Non sembrava neppure di essere a Forlì. Emozionante. Ora, ho appena finito di pranzare. Un delicato tortello romagnolo è stato anticipato da un antipasto birmano con legumi fritti e foglie di tè verde.
C’è un’elegante simmetria nel mondo. Solo che – ne sono ormai certo - per emergere ha bisogno di un po’ di caos. E magari anche di un’email scritta ormai nel cuore della notte. Questa, per ora, è la mia risposta.
Di recente, io ho iniziato a rispondermi in maniera metodica, compilando una piccola lista. In fondo un capricorno e mi dicono che i gelidi capricorni siano i maghi degli elenchi puntati. Nella lista, registro i momenti in cui il mio spettatore esterno si fa nuvoletta, esce a fianco a me, mi guarda e mi fa l’occhiolino felice. Ieri sera, ho aggiunto un’altra voce alla lista. Per caso, organizzando un piccolo dibattito, ho favorito l’incontro tra due appassionati di cultura ebraica. E così si è parlato a lungo con loro, mentre il sole scendeva e l’Albana luccicava nel calice.
Negli ultimi mesi, la lista si è popolata numerosa. Attraverso un amico olandese residente a Napoli ho conosciuto una splendida persona sarda residente a Milano. Insieme abbiamo poi condiviso alcuni contatti a Rotterdam. E poi ancora scoprire, chiacchierando, di prendere l’aperitivo con la stessa persona che di lì a poco mi avrebbero dovuto presentare. E ancora fare una piccola presentazione un bravissimo professionista bolognese, raggiunto attraverso un amico brasiliano. E, di più, vedere nello stesso giardino, eleganti signori romagnoli alternarsi in pista con donne olandesi e ragazze birmane. E la lista potrebbe continuare, in pochi mesi, fino a riempire due pagine.
Ieri sera, ho passeggiato dentro il nuovo auditorium di San Giacomo. Non sembrava neppure di essere a Forlì. Emozionante. Ora, ho appena finito di pranzare. Un delicato tortello romagnolo è stato anticipato da un antipasto birmano con legumi fritti e foglie di tè verde.
C’è un’elegante simmetria nel mondo. Solo che – ne sono ormai certo - per emergere ha bisogno di un po’ di caos. E magari anche di un’email scritta ormai nel cuore della notte. Questa, per ora, è la mia risposta.