mercoledì, maggio 24, 2006

Mestruoletteratura (by Andrea D’Isidoro)

Copertina del libro di Raffaella MalagutiOre 18.30 di martedì 23 maggio. Nella sede del portale d’Ateneo di via Acri 12 a Bologna, Andrea D’Isidoro è al computer per chattare con Piero Candeloro e negoziare gli ultimi particolari dell’imminente bruschettata. Monica Lacoppola lo interrompe un attimo e gli chiede scherzosamente se è interessato a recensire uno dei libri spediti per la presentazione nell’apposito spazio di UniboMagazine. Lui risponde altrettanto scherzosamente, ma tra uno scherzo e l'altro, una mail parte per davvero e, dopo cinque minuti, il giovane redattore web originario di San Benedetto del Tronto si ritrova nella casella di posta elettronica tutto il necessario per parlare dell’ultima fatica di Raffaella Malaguti.

Il libro si intitola Le mie cose – Mestruazioni: storia, tecnica, linguaggio, arte e musica. Per sapere di cosa si tratta, la parola ad Andrea D’Isidoro che nella notte ne ha assaporato le pagine, arrivando alla conclusione riportata qui di seguito. La sua è una perla di letteratura troppo hard per il vecchio portale, ma very cool per il giovane blog:

"In questo libro - argomenta D'Isidoro - si gettano le basi di uno sguardo nuovo e divertito al ciclo, per alleggerirlo e donargli una dignità che lo inserisca a pieno titolo nella storia della donna, del costume e dell'arte.

Incontriamo le mestruo-attiviste e le cyberfemministe, chi sostiene l'uso del tampone e chi lo rifugge come la peste, chi ha disegnato l'assorbente leopardato e chi preferisce i filtranti in garza.

Malaguti ha trovato un modo originale e diverso per parlare di sangue e dintorni, senza risposte definitive ma con domande sane e intelligenti".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

:-)
Io comunque direi: non esageriamo nell'alleggerire il ciclo, altrimenti ci perdiamo una delle più solide, antiche e inattaccabili scuse nella vita lavorativa, sociale e sentimentale delle donne!

The period card beats it all!

by Beckie

Anonimo ha detto...

Aggiungo:"Evviva la foca...e che Dio la benedoca !"

sono incuriosito,soprattutto se in questo libro si trova la risposta all'enigma insoluto del tampax "regular" che da mesi attanaglia la mia mente ed a riguardo del quale non ho mai osato chiedere spiegazione.
Ci sono diverse misure,tipo vergine,non-più-vergine,regular,nave scuola e post-parto ?!?
oppure è una misura di profondità...
non indaghiamo oltre

Edo